STUDIO NOTAIO TERRACINA

LE IENE E LE TRUFFE DEI MUTUIGONFIATI.

Chi non ha visto la puntata delle iene sui mutui gonfiati per avere dalla banca più soldi di quanto consentito dalla legislazione vigente?

Io. Io non l’ho vista.
Ma non mi serve guardarla, perché noi notai il fenomeno lo conosciamo bene, e l’abbiamo denunciato alle autorità competenti da un bel pò di tempo. È così, per provare la veridicità di quello che vi sto dicendo, vi ho postato la lettera che già nel 2016 il Consiglio Notarile di Padova aveva inviato alle autorità per avvertirle della questione.

Come funziona questo giochetto?

Funziona che la legge, per garantire la tenuta del sistema bancario, prevede che i mutui fondiari possano essere concessi al massimo per l’80 per cento del valore dell’immobile. Quindi se concedo ipoteca su un immobile che vale 100 posso chiedere a mutuo solo 80. Poi esistono garanzie integrative, concesse dal Consap per particolari categorie di mutuo ( es prima casa a giovani coppie) che consentono di concedere a mutuo una somma pari fino al 100 % del valore dell’immobile.

Ma qual è il valore dell’immobile?

A questo fine esistono le perizie della Banca. Ma si sa che le perizie di per sè possono dare un valore approssimativo, basandosi su diversi criteri di valutazione; il vero valore lo esprime il mercato con l’incontro di domanda ed offerta, quindi in buona sostanza il valore “ vero” è il prezzo. Questo la banca lo sa bene, quindi al di là della perizia vuole sapere qual è il prezzo di vendita, e non acconsente a mutuare una somma superiore allo stesso. Ma può capitare che l’acquirente, pur accedendo ad un finanziamento al 100 per cento con garanzia Consap, abbia bisogno di altri soldi, per pagare il notaio, l’agenzia, le imposte.

Se il prezzo è 100, 100 non gli bastano. Servono 110. Che si fa allora? Ideona: si dichiara che il prezzo è 110, ma tutte le spese per l’acquisto, usualmente a carico dell’acquirente, son pagate dal venditore. Quindi l’acquirente che dovrebbe pagare il prezzo di 100 ( e ricevere dalla banca 100) e pagare 10 per spese accessorie, con questo trucco paga un prezzo di 110 ( e riceve 110 dalla banca); i 10 di spese accessorie li paga il venditore. Così il venditore ha i 100 pattuiti, l’acquirente paga 110… ma la banca finanzia 10 più del dovuto.

Attenzione che questo giochetto che sembra molto innocente può configurare truffa ai danni del sistema bancario: ebbene sì, ha rilevanza PENALE. E non si dica che eticamente “fregare “ le banche è buono e giusto, perché se lo meritano. In realtà quando una banca va in crisi chi ci va di mezzo sono sempre i risparmiatori: Popolare di Vicenza e Veneto Banca insegnano, purtroppo. Ed in ogni caso, moralmente riprovevole o no, è giuridicamente ILLEGALE ed espone a rischi coloro che a questo gioco si prestano. Più volte mi è capitato di sconsigliare dei miei clienti venditori dal prestarsi a simili maneggi; meglio vendere a qualcun altro. La puntata delle iene ha avuto il pregio di far capire al grande pubblico quanto sia scorretto il comportamento, spesso sollecitato da alcuni soggetti che hanno interesse a “ chiudere ad ogni costo”. Attenzione che i mediatori seri, quelli che sanno fare il loro mestiere, non hanno bisogno di ricorrere a questi mezzucci per vendere le case loro affidate. Non prestatevi! Non rischiate una denuncia penale!

Dott. Valeria Terracina

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