Il decreto Cura Italia, per aiutare economicamente gli esercenti arti e professioni e gli esercenti attività di impresa che conducono in locazione gli immobili utilizzati per l’esercizio dell’attività professionale, ha riconosciuto l’attribuzione di un credito di imposta pari al 60 per cento per ciascuno dei mesi di aprile, maggio e giugno, credito calcolato in base all’importo effettivamente versato a tale titolo nel periodo di imposta 2020.
Secondo la circolare 8/e del 3 aprile emanata dall’Agenzia delle Entrate, il beneficio è concesso a condizione che il canone sia stato effettivamente pagato.
Questo beneficio spetta solo a chi ha subito una drastica riduzione del fatturato a causa del Covid19, vale a dire spetta a chi ha avuto una riduzione del fatturato e dei corrispettivi nel mese di riferimento, di almeno il 50 per cento, rispetto al medesimo periodo del precedente anno di imposta 2020; sempre che il contribuente non abbia superato nel periodo precedente il limite di ricavi o di compensi di cinque milioni.
Il credito di imposta spetta poi anche per i canoni di locazione finanziaria, quindi può essere fruito anche da chi sta acquistando l’immobile in Leasing.
Il credito d’imposta è riconosciuto anche per l’affitto di azienda, ma solo se esso comprende un immobile a uso non abitativo, destinato all’esercizio dell’attività: però in caso di affitto d’azienda il credito di imposta spetta nella minore misura del 30 per cento.
Il credito di imposta in esame è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di sostenimento della spesa.
Ma può essere utilizzato in compensazione anche per il pagamento dell’iva e dei contributi.
È previsto altresì che il credito possa essere ceduto, anche parzialmente, ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari ( art.122)
Però non è possibile farlo subito, in quanto Le modalità dovranno essere determinate con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.