Cassazione Penale II #16644/2017
Ecco una sentenza che farà molto discutere e preoccupare i venditori.
Una parte venditrice è stata ritenuta responsabile di truffa, in quanto l’ape allegato all’atto di vendita portava una categoria energetica superiore a quella effettiva!
Ma cosa era realmente successo?
Da quanto si evince dalla sentenza, vi era stata una difformità tra i lavori progettati, e quelli poi effettivamente eseguiti.
L’APE era stato predisposto con riferimento alla classe energetica che si sarebbe dovuta conseguire se i lavori progettati fossero stati effettivamente realizzati.
Ma così non era avvenuto, perché il venditore, per risparmiare, aveva realizzato opere meno costose e quindi l’immobile, in realtà, aveva una classe energetica inferiore rispetto a quella dichiarata nell’APE allegato all’atto di vendita.
Inizialmente il venditore era stato assolto dall’accusa di truffa, in quanto era stata riconosciuta accettabile la sua giustificazione, cioè di essersi fidato del tecnico certificatore, e quindi di non avere colpa.
Ma la Cassazione non è stata d’accordo ed ha annullato l’assoluzione, in quanto , secondo la Suprema Corte:
“La difformità tra i lavori eseguiti e quelli progettati e la conseguente vendita dell’immobile con una classe energetica effettiva non corrispondente a quella dichiarata non poteva sfuggire al costruttore, dato che le opere effettuate risultano meno costose di quelle che avrebbero dovuto essere eseguite per rispettare i parametri energetici contenuti nel progetto. Poiché il risparmio di spesa conseguente alla esecuzione di opere non conformi a quelle progettate e che avrebbe garantito il rispetto della classe energetica era noto al venditore…”.
Cosa succede dopo questa pronuncia?
Sicuramente servirà una maggiore attenzione per gli attestati di prestazione energetica.
Non è il caso di farsi prendere dal panico, perché non credo che un venditore sia imputabile di nulla se ha fatto predisporre un APE da un tecnico serio, su un appartamento su cui non ha eseguito lavori.
Ma certo non è più possibile “ fare i furbi”.
Che dire di coloro che, per risparmiare, fanno redigere l’APE da un tecnico trovato in internet, che non ha eseguito alcun sopralluogo sull’immobile?
Si potrá sostenere che “ non potevano non sapere” che l’APE non sarebbe stato affidabile?
Non è facile la risposta…
E poi, al di là del risvolto penale, che rappresenta il caso più grave, bisogna stare attenti alla possibile impugnazione del contratto, da parte dell’acquirente, se risulta che la classe energetica reale non è quella dichiarata nell’APE.
Potrebbe chiedere una riduzione del prezzo o addirittura la risoluzione.
Affidiamoci sempre a professionisti seri!